Rossella Setti, campionessa di Muay Thai, di 29 anni, è stata coinvolta in un bruttissimo episodio di violenza.

La notte tra venerdì e sabato scorso, nel pieno centro di Carpi (Modena) Rossella stava percorrendo via Bellentanina insieme al suo ragazzo Mattia Polisena, al ritorno dal Culture Club Mattatoio.

Sono stati accerchiati da otto extracomunitari che hanno iniziato a picchiare violentemente il ragazzo, riempiendolo di calci in faccia. La ragazza a quel punto ha cercato di difendere sé stessa e il suo fidanzato Mattia.

“Se al nostro posto ci fossero state altre persone che fine avrebbero potuto fare? Mi hanno riempito di calci alla testa: infatti non ricordo nulla. Se non ci fosse stata lei, la mia ‘eroina’, a difendermi, sarei morto”.

Rossella Setti ha lottato da sola contro gli aggressori fino all’arrivo della polizia:

“Ho lottato per difendere me e Mattia. Hanno iniziato ad accanirsi su di lui, che nel frattempo aveva perso i sensi: era inerte a terra, continuavano a riempirgli la faccia di calci. Non so che fine avrebbe potuto fare il mio ragazzo se io non fossi intervenuta. Ho continuato a lottare, fino a quando mi hanno rotto la bottiglia di vetro in testa. Al suono delle sirene della volante, il branco è scappato”.

Rossella Setti photo

«Se non avessi avuto queste abilità di arti marziali, probabilmente non saremmo qui a raccontare questa terribile vicenda. Io amo lo sport, ma ancora più oggi mi sento di caldeggiare i corsi di autodifesa, per tutti, donne e uomini»

Mentre arrivava la volante, il branco si è dato alla fuga, ma Rossella si è gettata su uno di loro, un ventenne pregiudicato, che aveva violato l’obbligo di dimora e lo ha consegnato alla polizia.

Che dire brutta storia, sicuramente poteva finire peggio per entrambi, ma che mette alla luce l’importanza dell’autodifesa e delle arti marziali.