UFC 296_Fight Sport Italia

UFC 296 è stata l’ultima card UFC dell’anno e, a parte l’evento, tutta la settimana è stata molto intensa con ben due conferenze stampa, che potete trovare sul canale Youtube, caratterizzate da un trash talk davvero oltre il limite, e episodi poco felici come lo scontro fisico tra Strickland e DuPlessis, presenti nel pubblico, di cui parlerò probabilmente in uno dei prossimi video. 

Comunque rimanendo sulla card, i campioni hanno difeso il titolo senza troppi problemi, c’è stato qualche bel KO e Tony, purtroppo, non è riuscito a ribaltare i pronostici contro Paddy Pimblett.

La main card di UFC 296

Josh Emmet KO Bryce Mitchell

Il primo match della main card di UFC 296 è stato quello tra Josh Emmet contro Bryce Mitchell, e qui ragazzi abbiamo visto qualcosa di davvero spaventoso. 

A due minuti dalla fine del secondo round, Emmet colpisce con un destro la testa di Mitchell, e lo spenge letteralmente, aggiudicandosi la vittoria per KO.

Per fortuna non ha proseguito, come si vede spesso, fino allo stop dell’arbitro, ma ha capito subito che Mitchell non si sarebbe più ripreso, veramente un grande autocontrollo.

Pochi secondo dopo una scena da brividi: Mitchell ha iniziato ad avere delle convulsioni, ho visto raramente una scena del genere, cioè, di KO spaventosi se ne sono visti, ma vedere le gambe di un fighter tremare in quel modo mi ha fatto davvero effetto.

Mitchell per fortuna si è rialzato, ma ha avuto molti problemi a rimanere in piedi per diversi minuti, persino Joe Rogan urlava da fuori di metterlo su uno sgabello, perché c’era il rischio di vederlo cascare a terra da un momento all’altro.

Un grande spavento per tutti, speriamo che questo KO non abbia conseguenze troppo gravi sulla carriera, ma soprattutto, nella vita di Bryce Mitchell.

La fine di Tony Ferguson?

Passiamo alla nota dolente della serata, almeno per me, e credo anche per molti di noi. Tony Ferguson ha perso ancora contro Paddy Pimblett, stabilendo un record assurdo perché è passato da 12 vittorie di fila e 7 sconfitte di fila, una statistica veramente assurda.

Nel primo round Pimblett parte molto determinato a chiudere la pratica, e mette a segno numerose combinazioni con le quali è andato vicino allo stop perché e Tony è sembrato davvero a un passo alla finalizzazione.

Qui però ho notato una cosa, ditemi poi voi se siete d’accordo. Pimblett magari è migliorato nello striking, ma quel mento sempre scoperto potrebbe dargli grossi problemi in futuro. Negli scambi a corta distanza, per quanto fosse più rapido di Tony, aveva spesso, come dicono in America, “the chin up in the air”. 

In più nel terzo round, è sembrato molto spompato, e infatti è stato molto bravo a portare Tony a terra, perché in piedi stava iniziando a incassare qualche colpo di troppo.

Insomma, bravo Paddy, ma attenzione nei prossimi match.

Su Tony non so che dire, a parte che il suo momento è arrivato davvero, e nonostante queste sconfitte, non gli manca l’amore e il supporto dei fan. 

Un sicuro Hall of Famer e uno dei pesi leggeri che hanno fatto la storia di questo sport.

Shavkat Rakhmonov e Stephen Thompson a UFC 296

Il terzo match della main card era quello tra Shavkat Rakhmonov e Stephen Thompson, che ha lanciato definitivamente la carriera del fighter Kazako contro un’altra leggenda come Wonderboy.

Prima di tutto volevo sottolineare che Thompson, a 40 anni, sembra più in forma di molti altri suoi colleghi. Il suo striking è sempre molto veloce e efficace. Infatti Shavkat ha pensato bene di annullarlo completamente, portando il match a terra, territorio dove Wonderboy non è mai stato troppo a suo agio.

E così nel secondo round, a pochi secondi dal suono della campana, Rakhmonov si aggiudica il match per sottomissione e vola verso la vetta della classifica dei pesi Welter.

Non passerà molto tempo, visto la situazione attuale, per vederlo in un match titolato. Basta un’altra vittoria con un top5 e poi title-shot assicurata.

Il co-main event: Alexandre Pantoja contro Brandon Royval

Alexandre Pantoja contro Brandon Royval

Nel co-main event di UFC 296 c’è stata la prima difesa al titolo di Alexandre Pantoja contro Brandon Royval. Si trattava di un rematch perché i due fighter si erano già sfidati due anni fa, in un incontro dove Pantoja si è aggiudicato la vittoria nel secondo round.

Questa volta, i due sono arrivati alla fine dei 5 round, e la cintura è rimasta al suo posto.

Per quanto riguarda Pantoja, è sempre molto aggressivo, nonostante sia il campione. Di solito sono gli sfidanti che spingono sull’accelleratore, ma a lui non sembra interessare molto e non si risparmia neanche per un secondo.

E infatti è arrivato a fine match stanchissimo, ma questa caratteristica del “risparmiare” energie viene fuori anche con l’esperienza da campione. Lo abbiamo visto spesso in questi anni, basta pensare agli ultimi match di Jon Jones ad esempio.

Su Royval, secondo me, non era troppo pronto. C’è da dire anche che nei pesi mosca adesso c’è una situazione un pò statica. Ci vorrà un pò secondo me prima di avere tanti contender come nelle altre categorie.

UFC 296: Leon Edwards vs Colby Covington

Leon Edwards vs Colby Covington UFC 296

E arriviamo al main event di UFC 296, il match più atteso della card, quello tra Leon Edwards e Colby Covington. Anticipato dalle provocazioni molto pesanti di Colby sul padre scomparso di Leon, che però non hanno avuto molto effetto sulla prestazione del campione.

Mi aspettavo un pò di più da questo incontro, ma Leon è stato comunque bravo a fare il suo, senza rischiare troppo. Per quanto riguarda Colby, c’è da dire che ieri notte è sembrato completamente un altro fighter. Non era neanche l’ombra di quello che abbiamo visto nel primo incontro con Usman. Andatevi a rivedere quel match se vi capita perchè è stato incredibile. Io l’ho riguardato qualche giorno fa e la prestazione di Colby, nonostante la sconfitta, è stata assurda.

Non è bastato il supporto di Trump, come sempre in prima fila, per realizzare il sogno della cintura. Non credo che ci sarà un’altra possibilità per lui, soprattutto dopo la prestazione di stanotte.

L’ultima chance di Colby Covington

Consideriamo anche che nei welter c’è già chi aspetta la sua occasione. Come Belal Muhammad e Shavkat Rakhmonov che come abbiamo detto sta piano piano conquistando la vetta. C’è anche la possibilità di vedere Leon contro Makhachev all’orizzonte, quindi per Colby, purtroppo per lui, non ci saranno altre occasioni credo.

Da un certo punto di vista è anche giusto visto che è uno dei pochi fighter ad aver avuto tre title-shot.

Leon è sembrato molto più maturo e preciso nei suoi colpi, contro Muhammad e in un ipotetico scontro con Makhachev. Dovrà ovviamente prepararsi bene perché entrambi vorranno portare il match a terra. La sua difesa dai takedown è già molto buona, e lo ha dimostrato anche stanotte. Ma sicuramente dovrà prepararsi al meglio perché i prossimi candidati non sono degli striker come lui.

Insomma, è stata una settimana molto intensa questa e nell’ottagono non c’è stato nessun colpo di scena a UFC 296. La UFC ha già preparato delle card pazzesche per l’inizio del 2024, le classifiche potrebbero essere completamente stravolte e forse potremo vedere nuovi campioni nel giro di qualche mese.