Fury vs Ngannou: la sconfitta del pugilato?

Fury vs Ngannou, “The Battle of the baddest” è stato un match che ha fatto molto parlare e che rimmarrà impresso nella storia per tanti anni.

Tyson Fury ha battuto Francis Ngannou per split decision dopo 10 round molto combattuti, che però hanno lasciato l’amaro in bocca a molti, soprattutto nel mondo delle MMA. Di sicuro nessuno si aspettava di vedere un match come questo. Già solo il fatto che in molti credono che Ngannou abbia vinto, è sicuramente sorprendente.

L’evento è stato chiamato “Battle of the Baddest” e ha avuto luogo a Riyad, la capitale dell’Arabia saudita. I paesi arabi ultimamente, così come in altre discipline, stanno investendo davvero tanto negli eventi di sport da combattimento.

Battle of the Baddest

Tra l’altro erano presenti una quantità di celebrities incredibili, abbiamo visto Cristiano Ronaldo, Eminem e Keanye West. Dal mondo della MMA gente come Israel Adesanya, Conor e Chuck Liddel. Ma anche leggende del pugilato come Sugar Ray Leonard, Manny Paquiao, Prince Naseem Ahmed, Lennox Lewis, e star attuali come Bivol o Usyk.

Insomma, lo sceicco che ha ospitato l’evento non ha badato a spese, e lo abbiamo visto soprattutto nel pre-show, che secondo me è durato tantissimo, anche troppo. Cioè, dopo tutti gli incontri, quando ormai manca solo l’evento principale, ci può anche stare tirarla un pò per le lunghe. Ieri hanno davvero esagerato, poi, non so voi come la pensate ma io mi stavo quasi innervosendo.

Fury vs Ngannou

Comunque, arrivando all’incontro, Tyson Fury contro Francis Ngannou fondamentalmente era il solito crossover match, dove due dei rappresentati degli sport da combattimento forse più famosi e praticati nel mondo, si sfidavano sul ring.

Abbiamo già visto incontri del genere, soprattutto il famoso Money Fight tra Conor e Floyd, forse il vero inizio di tutto questo che stiamo vedendo oggi.

Vanno menzionate, ahimè, anche le sconfitte di Askren, Anderson Silva, Woodley e Nate Diaz.

Ma questa è tutta un’altra storia, anche perché stiamo parlando di fighter che si sono ritirati dalle MMA e poi sono andati a fare un pò di soldi nel pugilato.

Fury vs Ngannou: The battle of the baddest

Per Francis, così come lo è stato per Conor, le cose sono molto diverse perché la sua carriera ancora non è finita. Nonostante abbia 37 anni e probabilmente non gli rimangono tantissimi anni di attività. Non dimentichiamoci che Ngannou detiene il record per il pugno più potente. Il suo pugno equivale, pensate un pò, a una ford escort che ti viene addosso a tutta velocità…pazzesco.

E proprio Conor, in un intervista che abbiamo visto durante lo show, ha espresso il suo supporto per Francis, consigliandogli di non pensare a tutte le riprese ma di partire subito forte e cercare di chiudere la pratica il prima possibile.

Il consiglio di Conor è stato seguito.

Infatti, nel terzo round, Ngannou è riuscito a mandare al tappeto Tyson Fury, lasciando tutti letteralmente a bocca aperta.

La cosa che mi ha stupito di Francis è stata la sua pazienza, non si è fatto prendere dalla foga di finire il suo avversario. Questa è la dimostrazione che ha preso veramente sul serio questo incontro e che ha lavorato molto bene in questo periodo con Mike Tyson.

Francis Ngannou mette KO Tyson Fury

La prestazione di Ngannou è stata sicuramente sopra le aspettative. Si è comportato bene. Soprattutto se consideriamo che viene da un’altro sport e si è trovato davanti il peso massimo più forte dei nostri tempi.

Comunque per lui è stata sicuramente una vittoria. Forse un pò una rivincita per tutto il mondo delle arti marziali miste abituate ormai a essere quasi ridicolizzate dal mondo del pugilato.

E anche qui si potrebbe aprire un discorso infinito su cosa succederebbe se un campione di MMA e uno di boxe si scontrassero in un vero incontro. C’è poco da dire. O il pugile mette a segno il colpo del KO nei primi secondi o non c’è troppo da discutere. Basterebbe qualche low kick o un solo takedown.

Quindi, complimenti a Francis, che ha dato una bella lezione a tutti da questo punto di vista.

Per quanto riguarda Fury non so che dire. O non si era preparato seriamente a questo match, oppure è stato davvero sorpreso dalla potenza e la resistenza di Ngannou.

The Predator sicuramente non è il pugile più bello da guardare da un punto di vista tecnico, ma è comunque uno che sa il fatto suo.

Non so contro Usyk a questo punto come potrà andare a finire.

Da alcuni commenti che leggo in giro mi sembra che la vera sconfitta stanotte l’abbia avuta il pugilato. Uno sport che sta cambiando molto negli ultimi anni grazie proprio a eventi come questo, che portano l’attenzione mediatica alle stelle. Ma a quale prezzo? 

Se adesso arriva gente dalle MMA e inizia a mettere in difficoltà campioni come Fury sicuramente le cose cambieranno in futuro. Fino ad ora abbiamo sentito sempre i pugili dire che nel ring, con le regole del pugilato ovviamente, non c’è storia. Forse, e dico forse, da stanotte questa idea è decisamente ridimensionata.

La decisione finale, per split decision, ha creato molte polemiche e, onestamente, dare la vittoria a Ngannou ci poteva stare. Pensate un pò quali conseguenza avrebbe potuto avere sulla carriera di Fury, soprattutto in ottica della sua prossima sfida contro Usyk.

Secondo voi chi aveva vinto? E come ne viene fuori il pugilato dopo questa vicenda?