UFC 254 è stato probabilmente l’evento più importante dell’anno. Khabib Nurmagomedov doveva difendere la cintura contro uno degli avversari più tosti della divisione, Justin “The Highlight” Gaethje.
UFC 254 – IL PREMATCH
E molto importante soffermarsi su cosa è successo prima di UFC 254, perchè il campione è sembrato a tutti (compreso Dana White) molto diverso dal solito.
Partiamo dal peso. Sappiamo che Khabib taglia molto peso, ma non ha avuto grossi problemi negli ultimi anni a centrare i 155. Stavolta, è sembrato stanco, disidratato e soprattutto teso. La polemica su come è avvenuta la cosa non ha sicuramente aiutato il suo stato mentale.
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Persino prima di entrare nell’ottagono Khabib sembrava molto strano. Sospirava, era nervoso e si vedeva che questo incontro aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri.
Stavolta, nell’angolo del campione mancava Abdulmanap Nurmagomedov, padre, maestro, amico, fratello e presenza importante per Khabib e tutto il suo team.
IL MATCH CONTRO JUSTIN
Arriviamo al match, il più atteso dell’anno. Era un test difficile per Khabib che si è trovato davanti Justin Gaethje, pompatissimo dalla sua ultima strepitosa vittoria contro Tony Ferguson a UFC 249.
Tutti si chiedevano le stesse cose, conoscendo ormai a memoria la strategia dei due fighter:
“Riuscirà Khabib a resistere allo striking di Justin?”
“Riuscirà Justin a bloccare i takedown di Khabib?”
Le risposte non si sono fatte attendere. I due fighter si studiano per circa un minuto e poi iniziano a scambiarsi colpi davvero pesanti. Low-Kick potentissimi di Justin e un paio di combinazioni che sicuramente si sono fatte sentire. Mai visto incassare Khabib dei colpi come in questo primo round, vinto secondo i giudici proprio da Gaethje.
Ma ovviamente Khabib non è rimasto a guardare, nonostante il punteggio a suo favore, Justin a fine primo round sembrava già esausto.
Inizia il secondo round con Gaethje che piazza qualche altro Low-Kick che probabilmente avrebbe messo KO molti altri. Khabib a quel punto passa diretto al suo modo di combattere, quello che lo ha reso il campione dominante di questa categoria.
IL RITIRO DA IMBATTUTO
A fine incontro abbiamo scoperto perchè Khabib sembrava così strano nei giorni precedenti al match. Un pianto liberatorio dopo lo stop dell’arbitro che ci ha mostrato un lato del campione che non avevamo mai visto.
Persino Justin Gaethje, che si era appena ripreso, va ad abbracciarlo dicendogli che suo padre sarebbe stato fiero di lui.
Ed è proprio per l’assenza di suo padre che Khabib decide di ritirarsi con il record incredibile di 29 vittorie e nessuna sconfitta:
“Prima di questo incontro ho promesso a mia madre che non avrei più combattuto. Non posso continuare senza mio padre, non posso andare avanti. Questo era il mio ultimo incontro.”
Finisce così, una carriera strepitosa di uno dei fighter più forti della storia.
Grazie Khabib.
