UFC Copenaghen FSI

UFC Copenaghen era una serata che attendevamo da tanto tempo. Per la prima volta, nella storia della promotion più importante del mondo, erano stati inseriti nella card tre fighter italiani.

Si tratta di Alessio Di Chirico, Alen Amedovski e Danilo Belluardo. Tutti e tre venivano da una sconfitta e questa poteva essere la loro occasione per riscattarsi.

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Si è creato un grande “Hype” negli ultimi giorni con grandi testate giornalistiche che parlavano della fight night danese.

Il nostro Manzo” Di Chirico, che inizialmente doveva affrontare Sobotta, si è trovato di fronte Makhmud Muradov. Pupillo della scuderia di Maywheater, viene definito dal pugile il lottatore di MMA (l’unico del suo team) più forte del mondo.

Insomma, non si parla dell’ultimo arrivato. Infatti Muradov parte forte e mette a segno tanti colpi nella prima ripresa. Alessio non ha spinto da subito, regalando purtroppo punti preziosi al suo avversario soprattutto nel secondo round.

UFC Copenaghen Di Chirico Muradov

Prima del terzo round coach Borgomeo incita Di Chirico a spingere di più e farsi avanti. Grazie al suo team, Alessio ci crede di più e nel terzo round entra molte volte con colpi potenti.

Muradov regge bene ma a un certo punto abbiamo avuto la sensazione che Manzo poteva chiuderla. Peccato, probabilmente avrebbe potuto farlo, ci è sembrato nettamente superiore negli scambi e negli affondi. Merito a Muradov che si è dimostrato un grande atleta, rispettoso e con molto talento.

Neanche il tempo di mandare giù il boccone amaro ed è il turno di Alen Amedovski.

Dato per favorito contro John Phillips è partito in quinta e ha iniziato subito una serie di scambi violenti. In queste occasioni si sa, può succedere di tutto. Alen mette a segno qualche colpo, ma Phillips è più preciso. Un pugno dietro l’orecchio e Amedovski va giù. Ancora qualche colpo e dopo soli 16 secondi finisce il match.

UFC Copenaghen Amedovski

Qui purtroppo c’è poco da dire, è un gran peccato. Alen ha sicuramente molto più talento di quanto abbiamo visto nei suoi incontri in UFC.

L’ultima speranza per noi appassionati italiani era Danilo Belluardo che affrontava la star danese Mark Madsen.

Anche qui, non possiamo raccontare molto perchè il match è finito nella prima ripresa dopo solo 1 minuto e 12 secondi per TKO.

UFC Copenaghen Belluardo

Anche Danilo non è riuscito a farci vedere un granchè, ed anche lui come Alen adesso si trova in una brutta posizione con la promotion. Entrambi infatti hanno un record di 0 vittorie e 2 sconfitte.

UFC Copenaghen poteva essere una svolta importante per le MMA italiane. Invece ce ne torniamo a casa con 3 sconfitte in altrettanti incontri.

Purtroppo oggi si leggono già troppi commenti di esperti e non che danno “consigli” tecnici a caso.

“Si poteva fare così, doveva fare in questo modo, noi italiani non siamo a livello, ecc…”

Questo non è giusto ed è anche molto triste. Questi ragazzi si fanno il c**o tutto l’anno, si allenano, si sacrificano, fanno diete e sforzi sovrumani. Ci rappresentano in tutto il mondo attraverso questo sport. Solo per questo nessuno si dovrebbe permettere di giudicarli.

Se poi questo è l’atteggiamento quando i nostri fighter perdono, allora non andremo mai da nessuna parte. Dovremmo già essere molto soddisfatti di come le MMA e gli sport da combattimento stanno crescendo in Italia. Arrivare a quei livelli è già un ottimo traguardo. Se questo sport crescerà nel nostro paese è anche grazie ai nostri fighter.

Analizziamo però i tre match uno ad uno.

Di Chirico non ha assolutamente fatto una brutta figura, nel complesso un bell’incontro e bravi entrambi i fighter.

Alen Amedovski per adesso ha fatto vedere troppo poco nei suoi incontri per commentare e dare giudizi. Noi conosciamo il suo valore, ma in questo mondo spietato la gente ha bisogno di vedere risultati e KO da paura. Ci auguriamo che la UFC gli darà un’altra possibilità.

Per quanto riguarda Belluardo ci sarebbero tante cose da dire.

Provate a immaginare: ti scontri con il beniamino del pubblico, tutti lo danno già come strafavorito, l’arena fa talmente confusione che non senti neanche la tua canzone quando entri. Danilo è stato quasi messo come “vittima sacrificale” dalla promotion, che aveva investito molto sul suo avversario per UFC Copenaghen.

Ci vogliono dei grandi attributi per accettare una sfida del genere.

Oltre alle mille cose brutte di “esperti” improvvisati, si leggono anche bellissime parole. Quelle che ci hanno colpito di più sono state quelle di coach Lorenzo Borgomeo in un post su Instagram. Le sue parole dicono tutto sulla vita che fanno questi atleti:

Grazie ragazzi, comunque vada continuerete a farci sognare.